Solo approdando su un'isola deserta, sconosciuta e inesplorata ci si può sentire liberi e proprietari di qualcosa. Ma nei sistemi democratici
modello Italia, la libertà e la proprietà sono una truffa giuridica prima ed economica poi. E su l'uguaglianza e la giustizia meglio stendere un velo pietoso.
Ti costruisci una casa più blindata di una cassaforte, ti chiudi dentro, ma non sei né libero, né padrone di niente. Mentre tu dormi e
sogni come migliorarti la vita con i frutti della tua intelligenza e del lavoro onesto; i signori legislatori romani possono decidere in che modo toglierti la borsa e la vita, istigarti al suicidio, o farti fuggire, pure se sei industriale, banchiere, o potente
miliardario.
La libertà e la proprietà in democrazia ci offuscano la mente, e non ci fanno prendere atto, che nella condizione di semplice "cittadino
onesto", sei un soprammobile nelle mani del potere, anzi dei "poteri
irresponsabili", che possono scegliere liberamente di servirti, servirsi, asservirti, istigarti al suicidio, costringerti a rinunciare alle tue radici, alla terra in cui sei nato, agli amici ai parenti e fuggire come un ladro di galline anche
se sei il più specchiato dei galantuomini.
Non sono certo che un sistema sociale così malridotto come lo è l’Italia possa dirsi ancora democratico. Temo sia diventato paradiso per falsi comunisti e inferno per veri liberali.
Non sono certo che un sistema sociale così malridotto come lo è l’Italia possa dirsi ancora democratico. Temo sia diventato paradiso per falsi comunisti e inferno per veri liberali.
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