mercoledì 28 febbraio 2018

Che Dio ci guardi dal cortocircuito politica-finanza.


Chi si è inventato la democrazia ha commesso il peccato originale di credere che la maggioranza sociale legittimata a governarla, col tempo potesse subire variazioni; si da rendere certa l'alternanza di tutte le classi sociali al potere. Invece è assolutamente impossibile che i pochi ricchi diventino maggioranza, per avere titolo legale di governare la democrazia anche solo per un giorno.
Infatti da tre millenni i poveri sono una maggioranza numericamente crescente e i ricchi una minoranza super crescente, tanto anoressica e incurabile che nemmeno la cultura e la scienza hanno saputo porre rimedio a questo rompicapo. Temo perciò che la democrazia, sia sempre stata o quantomeno si sia ridotta ad un tragico miraggio, ad una forma di totalitarismo suicida.
I ricchi padroni incontrastati del potere economico, in quanto minoranza, non hanno mai avuto e mai avranno accesso legale al potere politico, ma ci sguazzeranno dentro lo stesso a colpi di corruzione, facendo di quel potere un uso criminale, sempre più a loro vantaggio e a danno dei lavoratori, grazie ai galantuomini del sindacato e della politica, che fingono di rappresentare i poveri, ma poi se li svendono ai ricchi (vedi la condizione pietosa e sempre più precaria dei lavoratori e pensionati italiani sindacalizzati,  comunisti veri e liberisti finti.)
Quindi, chi dice di saper tenere separato il potere politico da quello economico, si predispone ad ingrassare suinamente, lasciando che i ricchi mettano le loro sporche mani nelle casse dello Stato, dopo aver pagato il biglietto d'accesso (leggi la mazzetta o la tangente) al politico o al burocrate maneggione, corrotto e farabutto: (il signor 10% e passa), che in questo modo si vende ai ricchi, la pelle e la vita dei poveri, dei disoccupati, dei pensionati, di tutti i lavoratori dipendenti, e dei piccoli lavoratori autonomi che se onesti, finiscono puntualmente in condizioni di suicidio.
Due sono le razze di cannibali nell'umanità: i politici comunisti corrotti commercianti a l'ingrosso di poveri, e gli affaristi industriali e finanziari corruttori che se li comprano al prezzo di carne da macello per sfruttarli e ucciderli a piacimento. (Vedi immigrazione selvaggia). Perciò attenti alle supposte politiche e finanziarie. Politici e banchieri sono compagni di merende da prima che Cristo camminasse per terra. 
Il politico (potente) che si dice immune da corruzione, sta solo aggiornando il listino prezzi, sta calcolando a quanto vendersi oggi la carne umana italiana o d'importazione e l'industriale e il banchiere a che percentuale di corruzione gli conviene comprarla. Come ingrassare di mazzette miliardarie la ruota del mercato, perché la politica famelica finta comunista e finta liberale, giri sempre pro paperoni super miliardari, anche quando in apparenza sembra arricchire i lavoratori e le piccole e piccolissime imprese.
In Italia, gli unici in perfetta salute economica sono i giornalisti al servizio dei politici comunisti finti mangia Berlusconi. E il Berlusconi liberale finto mangia comunisti.
E la terza gamba politica, quella degli (onesti onesti onesti fino alla lira), non entreranno certo nella stanza dei bottoni per fracassarla: al millenario rapporto incestuoso politica affari alla lunga finiranno per rassegnarsi allegramente pure loro. 
Visto che la politica di unità nazionale alla luce del sole, la cosiddetta TERZA VIA, (la renzusconi) è avversata, schifata e combattuta a 960 gradi (angolo solido sferico) persino dai neonati in sala parto. Perché così, a fine legislatura, gli elettori saprebbero a quali eletti presentare il conto e pretendere il risarcimento per la malapolitica, spesso, troppo spesso assassina. 

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