mercoledì 14 agosto 2019

Ma la politica è davvero un rompicapo?


Ormai sì ha l'impressione che manco 7 miliardi di Einstein basterebbero per governare in pace e prosperità, non 7 miliardi di umani, ma manco il comune di roccacannuccia.
Invece ce la potrebbe fare autonomamente lo scemo del paese a governare l'intero pianeta  con annessi e connessi, persino con il "cervello" in stand by, se l'intera umanità sapesse che in democrazia i problemi hanno origine dove e quando la maggioranza dei cittadini ha il potere di consumare più di quanto produce e a spese di chi produce, costringendo la politica alla rapina tributaria e finanziaria per reperire risorse crescenti tappabuchi.
Fino ad istigare al suicidio i piccoli imprenditori onesti e i grossi allo sfruttamento, elusione, corruzione e mafia, tanto da farne altrettanti pericolosi e ingovernabili stati nello Stato.
La politica e la giustizia hanno il dovere di sfamare l'intera umanità, produttiva o improduttiva che sia.
Ma se nel fare questo ci speculano arricchimenti e potere, fino a mettere in difficoltà gli onesti che producono o legittimare i criminali a corrompere o delinquere, se "portatori sani" di tangenti e/o di voti, predispongono le migliori condizioni perché lo Stato finisca in default e il popolo dilaniato dalla guerra civile.
La convinzione che la democrazia ricca di pesi e contrappesi, cioè di istituzioni di controllo, abbia un sistema immunitario a prova di involuzione totalitaria o quantomeno di ingiustizia sociale, è destituita di fondamento.
Nessuna magistratura al mondo può fare da argine perfetto contro gli abusi del potere politico quasi regolarmente al guinzaglio del potere culturale, sociale, finanziario.
Quindi, per qualunque popolo, è decisamente poco igienico pensare che le istituzioni siano in grado di contenere le pretese della maggioranza di consumare più di quanto produce fino a mettere in croce la classe politica a derubare gli imprenditori o indebitare lo Stato per garantire diritti acquisiti, grazie alle rivendicazioni mafiose della maggioranza, corteggiata e istigata a pretendere macelleria sociale all'infinito con politiche da campagna elettorale perenne acchiappa consensi e acchiappa mazzette.
Perciò la buona salute delle democrazie dipende più dalla maggioranza dei cittadini, che dalla politica, se formati per produrre ricchezza in proprio e consumare la quantità prodotta
, non per rubarla agli altri.

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