Vedere col cervello
Se da giovane mi
avessero detto che ci vede meglio un cieco genio, di un vedente idiota, avrei
pensato subito di essere in compagnia di un matto. Bene, da vecchio, sono
disposto a scommettere che è così. A noi umani non serve a niente vedere con
gli occhi, se poi non siamo in grado di capire. Ecco perché il genio cieco vede
più dell’idiota vedente, che anche a scontrarsi frontalmente con la verità la
scambia per menzogna. E magari raccoglie il “culo” di una bottiglia di vetro
felice di aver trovato un diamante.
E’ passato quasi un
quarto di secolo dal crollo del Muro di Berlino, e solo la Germania, in tutta
l’Europa, ha saputo trarre vantaggi dalla fine del comunismo. Invece noi
italiani abbiamo impiccato l’Italia politicamente, perdendo la sovranità
monetaria, ed economicamente, accumulando un debito stratosferico che ci ha portato
ad un passo dal default.
Tutti hanno sotto gli
occhi l’esempio della Germania liberale che ha inglobato la Germania comunista
fino a raggiungere un livello di solidità e affidabilità, da dettare legge in
Europa, da sola.
Un popolo di vedenti
avrebbe un sussulto a pensare che l’Italia unita ha impiegato 150 anni per
fallire. In Germania hanno capito che la formula miracolosa dello sviluppo non
sta nella guerra destra e sinistra vecchia come il cucco, ma nella reciproca
cooperazione.
Nel 1989, anno della
caduta del Muro di Berlino, i liberali non si sono liberati dei comunisti con
la bomba atomica o nei campi di sterminio infornandoli in massa, ma gli hanno
stretto la mano, e in un quarto di secolo hanno sviluppato la Germania est,
quanto e forse meglio della ovest.
Tutto questo è sotto
gli occhi di mezzo miliardo di europei vedenti, ma solo oculisticamente, visto
che tutti falliscono e la Germania arricchisce. Quando la cancelliera Merkel
vede i nostri politici comunisti e liberali rotolarsi nel fango di scandali
spesso gonfiati ad arte per strapparsi il potere reciprocamente, di sicuro si
scompiscia dalle risate, (sapendo che ormai l’Italia in Europa ha il
potere di un due di briscola in una partita a scopa) ma si guarda bene
dall’indicare “la stretta di mano comunisti liberisti”, come la sola via
d’uscita per evitare che siano i generali a dover mettere riparo al fallimento
dei politici vedenti, ma resi ciechi da un tragico accanimento ideologico
destra-sinistra, fascisti-comunisti, che cova perfettamente sotto
la cenere come il fuoco da 65 anni.
Grazie alla guerra
ideologica, il nord d’Italia ricco e produttivo è stato usato per sfruttare il
sud, ma ora ne sta subendo lo sfruttamento. A dimostrazione che in qualunque
razza di guerra non ci sono altro che sconfitti. I soli e veri vincenti sono
quelli che portano a rottamazione le ideologie, in modo da costringere gli
ideologi fasulli all'armistizio.
Perciò, Bersani, Monti
e Berlusconi ve lo consiglio: rottamate le ideologie prima che gli italiani
rottamino voi.
Senza il comunismo, i
lavoratori italiani non avrebbero conquistato la dignità e il rispetto di
uomini nemmeno fra mille anni. E senza le imprese italiane, avrebbero dovuto
vivere da emigranti per tutta la vita, o da delinquenti o mafiosi nel loro Paese.
Allora lo capiscono
anche gli idioti che la politica è una medicina bicomponente: ed è una truffa
spacciare per medicina miracolosa il solo comunismo o il solo liberismo, o
alternarle al governo, per distruggere in tutta fretta ciò che di
buono ha introdotto il liberismo o il comunismo.
Per evitare la guerra
civile che in Italia sta dietro l’angolo, serve politica Merkel: una miscela
bilanciata di comunismo e liberismo. Perché la delegittimazione dell’avversario
politico, a cui si dedicano anima e corpo Bersani e Monti contro Berlusconi,
ricambiati con altrettanta cortesia, serve sicuramente per attrarre consensi e salvare i politici: ma uccidendo la politica, l'Italia e gli italiani.
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