giovedì 18 agosto 2016

Ma quali sono i limiti della cultura?

Ma quali sono i limiti della cultura?

Stabilire cosa non va in un sistema democratico è un gioco innocuo per bambini scemi, posto che professori, professionisti, scrittori e giornalisti ci sbattono in faccia quotidianamente gli errori della politica, a cominciare dal governo ladro, gli errori della giustizia bradipa e sciroccata, gli errori del mercato, dal sindacalismo idiota, a l’imprenditoria ladra, al fisco rapace e alla finanza strozzina.
Ma di teste d’uovo capaci almeno di individuare in maniera scientifica, oggettiva, gli errori della cultura non vi è traccia. E quindi, politici, giudici ed economisti si affannano a curare nel sistema, non le malattie reali di cui è afflitto, non le malattie come le vedono i politici, i giudici e il mondo del mercato e della finanza, ma come vengono percepite dalla massa dei cittadini, grazie a l’informazione capillare e quotidiana.
E se in conseguenza della mala formazione, idiota ne viene pure l’informazione, non c’è Padreterno che possa governare e salvare un popolo rincoglionito dalla cultura.
Persino osservando la postura e l’andatura di un uomo che cammina o che corre, siamo portati a deformare la realtà, valutando le capacità del soggetto, visibili anche allo scemo del paese, ma ignorando l’habitat in cui si trova a muoversi e che influisce pesantemente sul suo comportamento.
Quindi il pressappochismo, la superficialità, la stupidita, il pregiudizio o peggio la faziosità de l’informazione, bombardata quotidianamente e per decenni nel cervello di un popolo, finisce per deformare a tal punto la realtà, da scimunire oltre alla massa dei cittadini poco istruiti, anche la classe dirigente che ha in cura il sistema e che finisce per curare il tumore al cervello, con la migliore scienza e coscienza che ci metterebbe per risanare un unghia incarnita.
I popoli moderni non hanno altri problemi ché quelli culturali. Una volta si sbagliava per scarsa informazione, oggi per eccessiva, ma deforme. Anche lo stupido, attraverso internet, può avere un quadro aggiornato delle cose del mondo, salvo che in quel quadro ci sono appena tracce di verità.
E posto che la migliore delle informazioni va a nutrire ogni santo giorno e ogni santo momento i cervelli della classe dirigente, e gli effetti di quella dieta culturale continuano ad essere devastanti a livello nazionale continentale e mondiale per i singoli, i popoli e gli Stati; delle due l’una: se la classe dirigente fa acqua da tutte le parti, vuol dire che il potere la rende stupida; o che la formazione e informazione stanno nutrendo cervelli di politici, giudici, burocrati e banchieri, di cibo avariato. 
Ora voi mi direte che tutto ciò è difficile da dimostrare, ma non è così. Sotto i riflettori della stampa, non finisce la politica di Boschi e Renzi, ma la caricatura. Così non si capirà mai, se quei due stanno facendo danni per colpa, dolo o scarso potere. Come non s’è capito col "tiranno" Berlusconi. Perché se il Premier fa danni per scarso potere, chi lo critica pesantemente (per i media di tutte le razze Renzi è ormai il "bimbominchia e l'ebetino italiano", raffigurato a tempo pieno da rincoglionito e con la bocca aperta) sapendo e volendo abusare della sua debolezza è un criminale, perché ridicolizza l'Italia a livello planetario. E chi non lo sa è un idiota.

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