Se i "machiavelli" italiani ce la facessero anche solo
per un giorno a pensare in maniera asettica, si accorgerebbero che nessuna
scienza al mondo è così perfetta quanto la politica democratica italiana nel
garantire concretamente ad ogni singolo cittadino sovrano “onesto” l’esatto
opposto di ciò che promette, e non con una leggina idiota fatta da legislatori
analfabeti, ma inserita stabilmente per sette decenni ne l’Atto Costitutivo
dello Stato, ad opera di Padri Costituenti, super machiavelli di comprovata
autorevolezza.
La Repubblica fondata sul lavoro: se possiedi un cannocchiale per trovarlo.
La sovranità: smarrita sulla via del federalismo UE-BCE.
I diritti inviolabili dell’uomo: li cerca anche il Berlusca
miliardario. Pensa tu!
La solidarietà politica: quella inossidabile fra fascisti e
comunisti.
La solidarietà economica: fra imprese che si fanno concorrenza
fuorilegge.
La solidarietà sociale, familiare o umana: quella tanto perfetta
da indurre i coniugi a sterminare famiglie e uccidersi. E persino ferirsi o
ammazzarsi fra fidanzati.
L’onestà: e chi l’ha vista?
La moralità: in Italia è conosciuta solo di
striscio nelle religioni.
La giustizia: e cosa è? Quella che lascia al ricco il diritto
millenario a corrompere la politica con i soldi rapinati sfruttando e uccidendo
lavoratori, affamando le loro famiglie, o sterminando piccole imprese con
l’usura, o evadendo o eludendo le imposte? O alla politica il diritto di
sterminare individui, società, famiglie a colpi di promesse da marinaio
e rapine tributarie a norma di legge?
E’ tutta qua la democrazia bellezza! Per me è una bomba
demo-atomica. Che per vastità di sterminio di persone animali cose e ambiente,
ha ben poco da invidiare a nazismo e comunismo assommati.
Chi avesse voglia di illuminare il futuro de l’umanità almeno con
un cerino, si affretti a ripensare la democrazia, ma con tutte le classi
sociali alternabili al potere. Non col potere politico saldamente in mano a lavoratori e pensionati che sono una maggioranza immutabile, e il potere economico sempre
più concentrato in mano ad una sottile e decrescente minoranza di padroni, a cui è
consentito l’accesso al potere politico solo in due modi: corrompendo (come nella Prima Repubblica), o
finanziando partiti di lavoratori, pensionati o disoccupati (come nella Seconda targata PD, o nella Terza 5stelle) per comprarsi il
consenso, ma poi costretti a fare pure a destra politica salariale (e ora ancora peggio assistenziale a pioggia a copi di reddito di cittadinanza o di inclusione o pensioni berlusconiane a mille euro) e mai politica dei profitti
onesti industriali e finanziari, politica tributaria, e riforma della
giustizia.
La civiltà di un popolo passa dalla qualità del rapporto
lavoratori-padroni o ricchi e poveri. Il resto è aria fritta.
Al mondo non ci sono bestie più feroci, rapaci e ingorde di potere
e denaro dei padroni. Ma è la politica comunista attiva e la giustizia inattiva a dipingerli come tali.
Se nei ricchi avidi, la malattia di accumulare denaro togliendolo
alla classe media fino ad impoverirla, fosse naturale, poi non
correrebbero a regalare soldi alla politica e burocrazia corrotta.
Invece si lasciano rapinare da politici e burocrati per salvare la
borsa o la vita. (Si, proprio quella, che in Italia a Raul Gardini sfuggì di
mano) O per non essere costretti a delocalizzare, ad emigrare come semplici
lavoratori disoccupati.
Non è nella natura dei padroni comportarsi da bestie con i
lavoratori, (il grande Einaudi era convinto che il mondo è mosso dalle idee non
dagli interessi economici) ma è il sindacato e la politica comunista che hanno
tutto l’interesse a dipingerli come tali per giustificare la scandalosa rapina tributaria a cui li sottopongono, e che regolarmente li induce a corrompere sindacalisti
e politici marci per non finire da poveri emigranti o appesi da suicidi.
La politica democratica in Italia ha una sola funzione, spegnere
da pompieri con estintore a benzina, la guerra comunista lavoratori-padroni, in
modo da conservare in eterno il primato della politica sul libero mercato, che onesto, libero, legale o liberale non lo sarà mai.
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