lunedì 23 marzo 2020

I Banchieri come i farmacisti: o ti salvano o ti uccidono.


Dopo aver tentato di analizzare la realtà da un'angolazione ambientalista e perciò troppo ampia per cavare qualche ragno dal buco con le mie traballanti risorse culturali e mentali; sono passato ad osservare il problema italiano nel contesto UE, dall'angolazione finanziaria e "credo" di aver capito una cosa.
Negli anni 70 e 80 l'Italia aveva raggiunto, come recitava quel vecchio spot Rai, ("di tutto di più"), un livello di benessere e sicurezza sociale da quarta o quinta potenza industriale e primo paese manifatturiero d'Europa. 
E in quelle speciali ma temibili condizioni era inevitabile che diventasse il bersaglio di tutti gli stati UE e forse mondiali che finivano per essere danneggiati dalla nostra super creatività e competitività economica.
Allora le volpi d'Europa e oltre pensarono bene di indurre o costringere la nostra classe politica a privare gli italiani della MEDICINA  SALVAVITA: la proprietà della moneta. 
Così nel 1981 la sovranità monetaria passò da pubblica a privata e la Zecca dello Stato smise di stampare denaro a costo zero per conto dello Stato Italiano e iniziò a stamparlo per conto dei banchieri privati e con piena discrezionalità di prestarlo ad un tasso via via sempre meno legale e sempre più usurario o negarlo del tutto. Ed iniziò il calvario dell'indebitamento crescente e impagabile, che ci porterà alla tomba.
Per capire questo problema, immaginate cosa potrebbe succedere alla fascia di popolazione meno abbiente ma bisognosa di farmaci, se dalla sera alla mattina si decidesse di chiudere tutte le farmacie o centuplicare il costo delle medicine salvavita gratuite.
Togliere ad un popolo la Banca Centrale col potere di stampare denaro a costo zero, (per aiutare la fascia di popolazione povera, malata o improduttiva) è come chiudere l'unica Farmacia del paese o far mancare i farmaci durante un'epidemia. È un modo elementare per far crescere dal punto di vista fisiologico i malati e i defunti. 
E dal punto di vista finanziario, per la difficoltà a reperire credito a tasso legale, e per la successiva ed inevitabile rapina tributaria, moltiplicare all'infinito gli sfruttatori, i truffatori, gli avvelenatori, gli evasori, i corruttori, i falliti e i suicidi fra i piccoli imprenditori. 
E di conseguenza il debito pubblico con spread astronomico a cui è condannata a ricorrere la politica quando ha difficoltà a reperire risorse finanziarie tassando famiglie e imprese disoccupate o fallite.
Quindi, giusto per sintetizzare, un popolo che perde la sovranità monetaria è come una comunità che perda l'unica farmacia disponibile, è condannato ad una lunghissima agonia finanziaria privata e pubblica, che poi nel default ha il suo tragico epilogo.
Un uomo in buona salute non sa proprio che farsene delle farmacie e delle medicine, ma un malato ha il fragile filo della sua vita legato al farmaco, se glielo neghi lo ammazzi.
E dal punto di vista finanziario il problema identico. Una famiglia o un'impresa in buona salute economica non sa proprio che farsene delle farmacie finanziarie: delle banche a cui portare i propri risparmi o da cui attingere credito. 
Ma chi ha la borsa o la vita in pericolo non può fare a meno dei soldi. E quando non riesce a reperirli o li trova soltanto dallo strozzino a tassi di alta macelleria sociale, entra nel girone infernale dei morti viventi, dei piccoli imprenditori condannati a chiudere, fallire, suicidarsi.
Quindi la mancanza della medicina salvavita porta il malato, come epilogo obbligatorio, alla morte. E la perdita, la cessione,  la mancanza di sovranità monetaria ha su un popolo che si trova sotto attacco bellico, pandemico o speculativo, lo stesso effetto mortale. 
In buona salute finanziaria non sa che farsene delle banche. Ma nei momenti eccezionali, quando il bisogno di risorse finanziarie diventa drammatico per una fetta crescente di poveri o di malati, che non può  produrre ricchezza, non avere una propria moneta e il diritto di stamparla per alleviare le sofferenze di chi non sa, non ha, non può è crimine contro l'umanità, è genocidio legalizzato.

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