lunedì 16 marzo 2020

Piove finanza ladra, su governi in mutande


In condizioni normali, un vero Stato di diritto sì finanzia tassando i soggetti che ha giá reso produttivi: lavoratori, imprenditori, professionisti e proprietari. Come una buona automobile, custodisce il mondo della finanza da carburante di riserva o ruota di scorta.
E in casi eccezionali, come una guerra o una pandemia, quando non ha da imporre tributi ai contribuenti che invece deve soccorrere, la "pompa tributaria" dovrebbe (il condizionale è d'obbligo) succhiare ricchezza di riserva dalle banche per garantire ai cittadini continuità di servizio e di servizi.
Ma se lo Stato, avendo ceduto la sovranità monetaria, non ha più la riserva di carburante finanziario, né il potere autonomo di prelevare e spendere quel denaro pubblico, oggi stampato da banche private con piena discrezionalità di prestarlo o negarlo, non c'è governo democratico, che al guinzaglio dei "filantropi" del mondo finanziario, alla lunga non si riduca ad una tragica ingovernabile caricatura.

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