venerdì 14 ottobre 2011

Norimberga culturale



Dispiacerà a molti, ma ciò che mi resta da vivere voglio spenderlo per tentare di ostacolare la follia della finta pace che predispone le migliori condizioni per la guerra civile o mondiale e solo quando i sistemi sociali sono ridotti in macerie, come li ridusse il nazismo, si sente il bisogno di un Tribunale di Norimberga per condannare o giustiziare i colpevoli, quando è già tardi per fermare le idee che gli hanno marcito il cervello e allagato il mondo del sangue di milioni di innocenti.
O come adesso, in Europa e America, di milioni di individui bisognosi, (per lavorare, vivere e persino respirare) di una politica intelligente non ancora inventata. Perché nessuno ha mai pensato che la condanna delle idee balorde (filosofiche o politiche) a costo zero è uguale a prevenzione, a risparmio di vite umane e di ingenti risorse: perchè gli indignados non badano a spese.
Qua non si vuole fasciare la testa al mondo prima che se la sia rotta, ma evitare che poi a dolersi sia l'Umanità. Perchè cambiare politici senza cambiare politica è un suicidio.
I problemi che vedeva Berlinguer in Italia 30 anni fa, sono esattamente quelli di oggi, (lo ha detto il direttore de la Repubblica dott. Ezio Mauro su Rai 3). E visto che Berlinguer non poteva che riferirsi al passato, vuol dire che in sei decenni di democrazia, una ricetta politica salvifica non l'ha ancora inventata nè destra nè sinistra.
Perciò è una autentica truffa spingere gli elettori ad alternare una destra che non governa, perchè governa solo per affaristi e strozzini, con una sinistra che dice di governare per i lavoratori, ma lavora alla moltiplicazione dei disoccupati, e degli indignati.
Allora a costo zero processiamo le idee e le ideologie che ghermiscono il cervello di interi popoli, per decenni o secoli prima che diventi evidente la loro pericolosità sociale. Qua non si tratta di riempire le galere di filosofi al posto dei tiranni, ma rendere inoffensive le idee balorde che fanno degli intellettuali le loro prime vittime e di conseguenza, i cattivi maestri di interi popoli e interi continenti. Fino a considerare politica di maggioranza e opposizione l'impedirsi reciprocamente di governare.
Allora avventuriamoci con entusiasmo nell’unica forma di giustizia umana che, in quanto preventiva, non conta vittime, né sopprime carnefici. Il Tribunale di Norimberga culturale dovrebbe avere sezioni staccate in ogni università e una rubrica giornalistica in ogni redazione di giornale libero, a disposizione di chi volesse "lottare contro lo stregamento del linguaggio a danno della nostra intelligenza”, avrebbe detto Wittgenstein.
Di processi giuridiziari a nazisti, fascisti e comunisti se ne sono fatti a vagonate, ora però c’è da ri-processare quelle idee che covano come il fuoco sotto la cenere, insieme al liberismo, generoso nel promettere miracoli di sviluppo e nell’elargire recessioni, stagnazioni, catastrofi ambientali, migrazioni bibliche di disoccupati, sfruttati, perseguitati e guerra civile camuffata da pace.
Finchè il mondo sarà affidato alla cultura, alla politica, alla giustizia e al mercato così come lo subiamo ogni giorno sulla nostra pelle, per i furbi sarà sempre un paradiso e per gli ingenui un inferno.
Per sperare che qualcosa migliori, ma rimanendo sempre incollati con i piedi per terra, non si deve puntare a rendere la vita impossibile ai furbi, ma possibile agli ingenui, oggi immolati come agnelli sacrificali sull’altare del dio denaro con miliardi di fedeli vampiri. Gli ingenui sono per i furbi il piatto preferito: rompiamoli il piatto e priviamoli della pietanza uccidendo l'ingenuità.
Magistrati e intellettuali liberi e onesti potrebbero contribuire a questa bella utopia, purchè ci ricordiamo tutti che sul banco degli imputati di questo Tribunale Virtuale dovranno sedere le idee, non gli uomini che le hanno partorite, nè gli eretici che sono il motore del pensiero umano libero.
Io ho provato a capire se la civiltà umana sta avanzando verso i grattaceli o le caverne; e di fronte alla marea umana che ovunque, per le ragioni più disparate, è inferocita (vedi indignados) e si ribbella a tutto e tutti, ho deciso di porvi un problema che più pazzo non si può.
Chi ritiene che si possa lavorare per la libertà e la pace di tutti, processando ciò che del pensiero umano passato e presente ce le insidia, lasci il suo commento. Anche i più matti sono liberi di intervenire.
Invece è sprecato il contributo di chi già è convinto di sapere: dei tifosi, schierati e faziosi di tutte le razze, che vivono per conservare lo status quò, fascista o comunista, scannandosi poi reciprocamente.
Servono persone capaci di mettere in discussione il pensiero altrui, ma dopo aver processato il proprio almeno per un miliardo di volte. Si tratta di cogliere l'invisibile, l'inesistente e persino l'impossibile.
A chi considerasse inopportuno o peggio blasfemo aver scomodato Norimberga senza sei milioni di morti a cui dare giustizia, rispondo che ci sono sei miliardi di vivi a cui il presente e il futuro va dato da vivi, e l'intellighenzia attuale, è poco interessata al presente e per nulla al futuro.

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