Primatisti di antipolitica
Temo che noi italiani
guardiamo la politica con una punta di pessimismo di troppo, e tanto ci basta a
vedere tutto sbagliato e tutto da rifare. Invece i comunisti impegnati nella
politica “antiliberista” ammazza imprenditori non sono niente male a giudicare
da come li hanno ridotti. E manco i liberisti scherzano con la politica
“anticomunista”, visto che gli esseri umani ormai si comprano e vendono anche a
pezzi di ricambio: e dove gli italiani non li ammazzano le tasse, ci pensano i prezzi, le
contraffazioni, gli strozzini e gli avvelenatori del cibo e dell’ambiente.
Insomma, se è vero che
paghiamo un fiume di classe dirigente comunista, senza aver mai avuto uno Stato
comunista che mantiene il popolo; e altrettanti liberali, per avere quello liberista, che lo lascia libero di produrre e contribuire (oggi prima paghi e poi forse lavori);
non possiamo non ammettere che ai comunisti è perfettamente riuscita la demolizione
dello Stato liberista, alla cui costruzione, tutti, comunisti compresi, si
dicono strenuamente impegnati; mentre i liberali, altrettanto bravi in demolizioni, si sono
difesi tenendo costantemente indebitato l'aspirante Stato comunista, a colpi di appalti
truccati, corruzioni, evasioni, elusioni, esportazione di capitali, falsi in bilancio, truffe
astronomiche e tassi usurai, in modo che anche i comunisti siano tentati, per
mancanza di risorse, a prendere dai poveri, (invece di dare) fino ad istigarli
al suicidio.
E tutto ciò, sotto la
super visione della Corte Costituzionale e della Magistratura che controllano, certificano e garantiscono che tutto “è a norma di legge”: chi si ammazza è perché non voleva più
mangiare, non perché non avesse.
Insomma c’è solo da
rassegnarsi, perché in ogni campo, l’intera classe dirigente italiana indossa
la stessa tuta da lavoro, (con o senza inciucio) e distinguere gli aggiustatori
dai guastatori, è facilissimo, ma a lavoro ultimato, non prima che ci abbiano
sepolti vivi dalle macerie.
Quindi c’è il rischio
di accomunare i buoni, a quel 90% di cattivi, impegnati a fare
politica antiliberista se non gli riesce comunista, o anticomunista se la
liberista li affatica.
E in conclusione, un
pensiero "ottimista" di Giampaolo Pansa del 24/6/13 su liberoquotidiano.it : "Basta con i processi al Cav. I forcaioli sono dei pazzi".
“È
disperante l’Italia che emerge in questo orribile 2013. Siamo diventati i
campioni mondiali di tutti i vizi delle nazioni, impotenti a battersi per la
propria salvezza. Offriamo al mondo il profilo indecente di un Paese lagnoso,
pessimista, in preda al terrore per il proprio futuro. Ma così non avremo altra
sorte che darci la morte da soli. Anche se fare il boia e al tempo stesso
l’impiccato non si rivelerà semplice.”
Invece è semplicissimo
caro Pansa. Un popolo che si diverte a fare "il boia", a fare
antipolitica o antigiustizia, credendo di impiccare solo i poveri, i deboli,
gli indifesi, gli altri, in automatico si impicca da sé senza corda: perchè il
bello della democrazia è che alla lunga non salva nessuno se non può salvare tutti: dallo scemo del paese al presidente.
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