giovedì 5 maggio 2016

Attenti ai sovrani raglianti


Attenti ai sovrani raglianti

Da bambini facevamo attenzione a non finire su l’elenco dei cattivi, per stazionare in quello dei buoni, guardati dal maestro/a con occhio di riguardo.
Ma poi da grandi, visto che alla prevenzione dei crimini non si dedica proprio nessuno, e la classe dirigente italiana s’è impestata pericolosamente di cattivi, vuol dire che quel tipo di distinzione non riesce manco ai giudici.
Così alla rispettabile età di quasi 75 anni, e con scarsi mezzi culturali, facendo tesoro degli incontri giusti e sbagliati che mi ha riservato la vita, mi sono inventato un test, sia pure empirico e grossolano, per tentare di distinguere alla meno peggio i buoni veri dai finti, ed ho capito che ora gli adulti, diversamente dai bambini, vanno divisi in: somari e sovrani.
Ma voi mi direte, e come si fa, se la lunghezza delle orecchie più o meno pelose non garantisce un bel niente? Tranquilli, non è facile, ma nemmeno impossibile.
Se vi capita di parlare con una persona di problemi sociali, politici, economici o altro, fate attenzione a dove va a pararsi col discorso. Se è intelligente, dello sfascio italiano non può che sentirsi corresponsabile in quanto cittadino sovrano, e vi parlerà subito delle colpe della sua categoria, vi accennerà almeno ai suoi errori personali e concluderà ipotizzando qualche soluzione, non importa quanto giusta, sbagliata, possibile o impossibile.
Mentre se è stupido, per l’identico argomento, tirerà fuori un elenco alfabetico di nomi di colpevoli (preferibilmente politici) e perciò meritevoli di incriminazioni e condanne; ma non perdete tempo a cercare il suo nome, perché su quel elenco fatto in casa, il suo nome non c’è mai stato, non c’è, e non ci potrà mai essere. Per gli stupidi e i matti i colpevoli si sprecano, ma sono sempre concentrati sul fronte opposto, sono gli altri che sbagliano, omettono, evadono, rubano o uccidono. 
L’intelligente, per ogni problema che riesce a percepire e approfondire, sapendosi parte responsabile, in quanto cittadino sovrano, si sforza di immaginare una soluzione che curi o migliori il sistema; mentre l’idiota, sentendosi immacolato come un fiocco di neve appena caduta, (lui sempre vittima e gli altri sempre carnefici) vi dirà chi sono i colpevoli e quali condanne senza sconti e abbuoni meritano, e delle soluzioni correttive, manco a parlarne.
Così l’elenco dei sovrani e dei somari potete arricchirlo ogni giorno, sottoponendo a questa rozza analisi tutti quelli che vi capitano a tiro. I sovrani inizieranno a parlarvi di guasti relativi alla classe sociale di cui loro stessi fanno parte; mentre i somari non vi parleranno mai di sistema da correggere, perché per loro il sistema è più che perfetto, è sacro, sono i guastatori che vanno sbattuti in galera. Tanto fra gli onesti che poi dovranno buttare il sangue per mantenerli, loro non ci sono e non ci saranno mai, facendo parte delle categorie privilegiate che incassano esentasse.

Quindi, a fare la differenza in democrazia, non è il basso o l'alto numero di asini che un popolo ha, ma quanti di quei “sovrani raglianti” finiscono elevati a classe dirigente, pubblica e privata, per distruggere con la loro sconfinata insipienza, egoismo, disonestà e persino pazzia, popolo e Stato.

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