domenica 8 maggio 2016

S.O.S. Politica, cercasi Machiavelli pure usati.


S.O.S. Politica, cercasi Machiavelli pure usati.

Due grandi filosofie hanno segnato la storia umana dell’ultimo secolo: la comunista egualitaria che ha portato mezzo mondo a l’implosione dopo decenni di scarsa produttività economica; e la liberista elitaria che ora tiene a rischio guerra mondiale l’intero pianeta, per eccessiva produttività, ma inesistente giustizia.
Partendo dalla ovvia constatazione che il mondo non è fatto di soli intelligenti e che un sistema sociale accettabile non può perdersi pezzi di umanità per strada, i comunisti risolsero il problema della impossibile competizione fra diseguali, rendendo giuridicamente tutti uguali.
Mentre i liberali si illusero e si illudono che gli intelligenti, messi in competizione, producano per tutti, esclusi e poco o niente produttivi compresi. Non è andata così: gli inclusi non producono anche per gli esclusi. E la quantità di umani di tutte le razze, geni compresi, che il liberismo si sta perdendo per strada è allucinante.
Perciò i sistemi sociali andrebbero pensati per gli stupidi, in modo da essere accessibili e produttivi per tutti. Ciò che oggi producono i potenti sarebbe pure sufficiente, se la loro ingorda avidità non fosse incontenibile e ingovernabile.
Insomma, il mondo comunista è schiattato perché non ha saputo produrre abbastanza per tutti gli uguali; mentre quello liberista rischia la terza guerra mondiale, avendo imparato a perequare non la mostruosa produttività dei ricchi a sostegno dei poveri, ma le elemosine dei poveri per tentare di saziare i ricchi insaziabili.
Perciò, creare leggi astruse e farraginose che impediscono una dignitosa integrazione produttiva onesta persino ai soggetti mediamente istruiti, è politica criminale, perché espone la maggioranza dei cittadini alla rapacità di burocrati, professionisti, sindacalisti e banchieri, e mette la magistratura di fronte ad una tale montagna di ingiustizie pseudo legali, difficili o impossibili da perseguire, fino a paralizzarla.
Comunismo e liberismo (così concepiti), non sono in grado di assicurare un futuro a l’Umanità: il primo perché povero di ricchezza, il secondo di giustizia. Infatti, nei sistemi liberali, gli imprenditori non si arrendono per mancanza di politica intelligente e onesta, (a tanto sono abituati da millenni) ma per l’anomala latitanza di giornalisti e giudici, che si rendano disponibili a difendere i piccoli imprenditori massacrati da sindacalismo, burocrazia, fisco, usura e mafia; e non solo come ora, per certificarne il decesso a pagamento.
Robert Maynard Hutchins, diceva che “è improbabile che la morte della democrazia sia un assassinio perpetrato mediante un’imboscata. Sarà piuttosto una lenta estinzione per apatia, indifferenza e sottonutrizione”.
Come dire, che nelle democrazie, la responsabilità dello sfascio è così ben diluita e spalmata su tutta la classe dirigente pubblica e privata, che in Italia, nemmeno azzerando politicamente la Prima Repubblica con la coraggiosa operazione “Mani Pulite”, si è riusciti a costruire una Seconda che non continui a sterminare imprenditori onesti e incolpevoli lavoratori, tenendo a l’ingrasso milioni di “parassiti”: corrotti, corruttori, truffatori, bancarottieri, ciarlatani, buffoni, strozzini, esattori conto proprio, faccendieri e farabutti.
E a questo punto una domanda sorge spontanea: tutto questo è imputabile in esclusiva alle due ideologie sempre in guerra, con la comunista sopravvissuta persino a l'implosione del mezzo mondo comunista (vedi Italia ed UE); oppure dobbiamo dedurre con Hutchins, che anche il farmaco “democrazia” non manca di effetti collaterali?

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