Segue mio commento, a questo interessante post del filosofo prof.
Diego Fusaro pubblicato su FB. che dice:
"E' bene che se ne prenda pacatamente atto, senza agitarsi e
senza diffamare secondo le usuali categorie in voga del pensiero unico: la
cosiddetta critica (intellettuale, accademica, giornalistica) analizza ormai
solo fenomeni marginali (zingari, rom, immigrati, veganesimo, omosessualità,
femminicidio, ecc.) per avere così l'alibi per non prendere mai in esame la
contraddizione principale: l'economia di mercato che tutti rende alienati e che
non cessa di fondarsi su sfruttamento, precarizzazione e offesa permanente
della dignità umana."
Prof Diego Fusaro
Caro professore, nello scontro fra collettivismo comunista e
mercato ĺiberale, il collettivismo è schiattato e il mercato è da curare. Ma
per capire di che male è morto il morto, non va fatta certo la terapia al morto
e l'autopsia al vivo. Perciò lei sarà super credibile se vorrà informarci,
previa autopsia, di cosa è schiattato il comunismo. E lo sarà ancora di più se
vorrà lasciare il mercato alle amorevoli cure dei liberali.
Lei ha ragione a definire orrenda la faccia del capitalismo, ma
nemmeno i connotati del defunto comunismo mi sembravano quelli bellissimi di
papà Marx. Mi corregga se sbaglio.
Comunismo e capitalismo non sono due neonati appena partoriti e
immuni da contaminazioni post parto, ma due pugili "suonati", vissuti
per tre quarti di secolo sul ring della guerra fredda, apposta per cambiarsi i
connotati e se possibile accopparsi.
Poi, da un quarto di secolo, il capitalismo è sceso vincitore dal
ring, ma ha preso tante di quelle legnate prima di accoppare il comunismo, da
farci sospettare che il comunismo si sia finto morto, e che il capitalismo si
stia fingendo vivo per scommessa.
Oggi l'Umanità avrebbe bisogno di un esercito di intellettuali
liberi che la aiutino a capire prima di agire o reagire, ma di questi, salvo
rari esemplari numericamente ininfluenti, sembrerebbe estinta la razza.
Gli ideologi comunisti che criticano le deformità mostruose del
capitalismo come il prof. Fusaro con queste parole: "l'economia di
mercato che tutti rende alienati e che non cessa di fondarsi su sfruttamento,
precarizzazione e offesa permanente della dignità umana", sono credibili
quanto il famoso bue che disse cornuto a l'asino.
E cosa ha fatto
il comunismo di tanto nobile per non offendere la dignità umana? Comunismo e
capitalismo hanno gettato entrambi l'umanità nella mer..., sabotandosi
reciprocamente o la produttività economica o la giustizia sociale, o entrambe.
Se è vero come è
vero che il comunismo non è morto solo di morte naturale, ma anche di legnate
da guerra fredda est ovest; perché noi italiani dovremmo essere così ingenui da
credere che il capitalismo mondiale sia sceso dal ring senza un graffio, e che
la sua orrenda mostruosità di democrazia finta e tirannide vera, così abilmente
descritta dal prof. Fusaro, siano i suoi connotati naturali, e non le cicatrici
purulente subite dal comunismo?
I sistemi
sociali sono fatti e resi equamente produttivi dagli uomini. Chi crede di poter
compensare con la quantità di ricchezza la qualità scadente della cultura dei
singoli e dei popoli, di governo democratico ancora non ci ha capito una mazza.
Senza cultura degna di questo nome, non ci sono soltanto popoli che muoiono di
povertà, ma anche popoli che agonizzano e muoiono di ricchezza prodotta, ma mai
perequata.
Solo la cultura
può rendere la democrazia migliore della dittatura. Ma se chi è preposto alla
formazione e informazione, non sa ancora come fare gli italiani, per l'Italia
già fatta da un secolo e mezzo, e si gingilla accusando il capitalismo
economico e politico di offendere la dignità umana: allora siamo al bue che
strapazza l'asino chiamandolo cornuto.
Lei caro
professore, ha gli strumenti culturali e intellettivi per rendere a l'Italia un
ottimo servizio formando e informando gli italiani, sui pregi del collettivismo
ancora mutuabili nel mercato globale.
Ma se ha voglia
di rendersi credibile quando parla di mercato e capitalismo, non tenga due
piedi in una scarpa, non insegni comunismo e critichi il capitalismo.
Lasci la cultura
dove tutti hanno ragione anche quando hanno torto. E si assuma la
responsabilità facendo politica, dove pure la pioggia di ferragosto che alleviasse
la siccità, è imputabile in automatico al governo ladro.
Cordiali saluti
franco luceri.
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