Se
derubi qualcuno di qualcosa di materiale, un panino, un fico, un grappolo
d'uva, sei uno sporco ladro. Se evadi 1 centesimo di tasse sei uno schifoso evasore
da impiccare burocraticamente se non ti affretti a farlo fisicamente. Ma se la
refurtiva fiscale è milionaria o miliardaria e tu la trasferisci in un paradiso
fiscale, sei un oculato investitore o un esperto finanziere.
E se risucchi il cervello ad un intero popolo, con una istruzione e informazione
costruita a misura per scimunirlo e rassegnarlo a conservarsi per sette decenni
la classe dirigente che lo asserve invece di servirlo, puoi fregiarti a vita del titolo di professore, giornalista, scrittore, opinionista, commentatore
politico e persino nobel per la letteratura.
Ti
basta aver spacciato la cultura comunista come salvifica per i
poveri, per i lavoratori, per i disoccupati, per i barboni; e non importa una
mazza se poi di fatto hai facilitato, moltiplicato e consolidato
l'arricchimento dei super capitalisti, delle multinazionali della produzione,
commercio e finanza mondiale. Il suicidio dei piccoli lavoratori autonomi, la
devastazione delle famiglie, e l’irreparabile impoverimento della classe media.
Eri, sei, è rimarrai in eterno un onestissimo
intellettuale, sindacalista, burocrate, politico e giornalista maxista e
gramsciano. A parole nemico giurato dei banchieri che ti foraggiano, e strenuo
difensore dei barboni e dei poveri, di cui hai moltiplicato a livello pandemico
la razza, e impestato l'Occidente, fino a farne il paradiso dei massacratori di
cervelli, commercianti di schiavi. e banchieri strozzini; e l'inferno per
lavoratori, disoccupati, poveri, pensionati e schiavi, attirati da tutti gli
angoli del pianeta, in Europa, col miraggio de l'arricchimento.
Il comunismo è un disco rotto da un quarto di
secolo, ma i sacerdoti della cultura comunista sanno ancora come distillare
carriere e profitti astronomici ubriacando di minchiate gli squattrinati che lo
ascoltano come musica celestiale.
In cento anni, a colpi di sindacalismo,
burocrazia e giustizia comunista, hanno sterminato i piccoli lavoratori
autonomi onesti, e hanno reso talmente criminali le multinazionali e le banche
per reggere a l’urto di tanti parassiti, corrotti e irresponsabili comunisti,
che oggi è facilissimo puntare il dito contro il potere economico: il
capitalismo selvaggio.
Ma sono i comunisti che lo hanno legittimato
così, per sfruttare vantaggi economici per sé, da tiranni del potere politico, con
l’encomiabile funzione di difenderci dalla rapacità dei padroni e banchieri, ma
assolta con tale “intelligenza”, da uccidere gli amici barboni, e ingrassare da
schifo i nemici banchieri.
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