martedì 1 ottobre 2019

Equipaggio e passeggeri hanno capovolto la barca Italia


Anche ciò che è reale può trasformarsi in miraggio. Se una cosa basta giusto per 10 persone ma se la contendono 1000, per i più si trasforma in miraggio.
Ecco perché i cambiamenti in positivo promessi dalla politica, non producono mai l'effetto promesso  e sperato; perché inducendo nei popoli spostamenti in massa da una condizione di disagio ad una di vantaggio, generano lo stesso squilibrio provocato dai passeggeri di una barca o di una nave, che spostandosi velocemente tutti da una parte la fanno capovolgere.
Nell'ultimo mezzo secolo, ha rincorso il progresso facile e ricco un numero così massiccio di italiani, da capovolgere letteralmente la promessa politica di lavoro, casa, famiglia, benessere, libertà, diritti e giustizia sociale per tutti.
Gli spostamenti in massa dai lavori faticosi, sporchi e poveri verso occupazioni più comode, produttive, garantite e irresponsabili, hanno vanificato totalmente gli effetti che a prima vista sembravano positivi, quantomeno per burocrati e professionisti, da ridurre in miseria 5 milioni di Italiani e 15 milioni a rischio povertà.
Lo spostamento in massa dalla occupazione agricola o artigianale, a quella professionale o industriale; dal lavoro autonomo pesante povero e incerto, al lavoro dipendente pubblico o privato sindacalizzato e garantito; dai troppi doveri ai troppi diritti; dalla troppa responsabilità alla totale irresponsabilità ha finito per vanificare gli effetti iniziali di progresso, civiltà, giustizia sociale che sembravano miracolosi, tanto da fare dell'Italia la quinta o la quarta Nazione industrializzata.
Lentamente le aziende agricole si sono spopolate, le terre sono rimaste incolte e improduttive, i piccoli artigiani si sono dati al lavoro dipendente mentre le industrie si moltiplicavano e promettevano miracoli. Ma dopo quattro o cinque decenni di miracoli truffa a danno dei piccoli e medi imprenditori, lentamente gli effetti positivi si sono sgonfiati fino a tramutarsi in negativi.
È sparito fino a diventare miraggio il comodo lavoro privato, sono sparite le garanzie sindacali, è diventato sfruttamento anche il lavoro pubblico, le piccole imprese private sono fallite, le grosse sono scappate e il progresso si è squagliato come neve al sole.
Non siamo certo passati in una manciata di secondi dalla giustizia a l'ingiustizia sociale, ma sia pure lentamente, il cambiamento da positivo in negativo oggi ha tutta l'aria di essere inarrestabile.
Delle conquiste sindacali per i lavoratori, del profitto facile per le imprese, e delle ricche tasse per lo Stato si sono perdute ormai pure le impronte digitali.

In mancanza di un miracolo personale del padreterno, dalla scrivania e dalla cattedra si dovrà tornare alla zampa, alla cazzuola, alla carriola, ai ferri dell'artigiano, per riconquistare quel margine di benessere povero ma stabile e vitale di una volta, quando gli sfaticati gli irresponsabili, i ladri, i corrotti erano una rarità proprio come ora, con la barca Italia capovolta da un quarto di secolo, sono diventati rarità gli intelligenti,  gli onesti, i responsabili.

Nessun commento:

Posta un commento