martedì 29 ottobre 2019

Eleggibili dovrebbero essere le idee, non i ciarlatani.


La buona politica non esiste. I tiranni schiavizzano, i democratici rubano, l'aristocrazia culturale truffa, quella finanziaria strozza. E i  cretini al potere si offrono in massa da utili idioti.
Un uomo solo al comando è pericoloso, un esercito di incapaci ancora di più.
Perciò, più che allargare il diritto di voto ai giovani, il diritto di candidarsi aperto a tutti andrebbe chiuso dal neonato al moribondo.
Gli unici candidabili al potere dovrebbero essere i portatori sani di idee che si siano già dimostrate produttive di valore aggiunto per la collettività ed in perfetta salute.
Non quelli che si dicono gravidi di idee come montagne, ma dopo un secolo non hanno ancora partorito un topolino, perché in massa tutelano interessi particolari rapaci e non di rado criminali, e prima che la magistratura possa renderli inoffensivi, del Popolo e dello Stato non hanno lasciato nemmeno gli avanzi.
Dario Franceschini ha commentato le ultime elezioni in Umbria con queste sagge parole: "la destra si ferma col buongoverno".
Verissimo. Il malgoverno della sinistra consegna il potere alla destra. Così come il malgoverno della destra restituisce il governo alla sinistra.
Basta con i ciarlatani che garantiscono privilegi per sé, e rovina per popolo e Stato.
Eleggibile dovrebbe essere l'idea lievitatrice di PIL, non gli strozzini a colpi di tassi e di tasse che si fingono Fornai.

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