lunedì 28 ottobre 2019

Salva il mondo chi distribuisce salari o saperi?


Io non so da quanto tempo i popoli usano il denaro e se nel corso dei secoli abbiano inventato qualche surrogato alternativo. Oggi però, nella nostra democratica e progredita Europa, di crediti si vive e di debiti si muore, non c'è un rotto della cuffia da cui salvarsi.
Per scarsa produttività, prima è schiattato il mezzo mondo comunista, ora, tutto il sud Europa finto liberale potrebbe fallire per la stessa ragione.
Ovunque a livello planetario il consumo di ricchezza supera la produzione. E l'unica domanda da cui si potrebbe e dovrebbe partire per una analisi e una soluzione intelligente è questa: nelle democrazie, a parte le banche centrali che possono stampare banconote, (ma non le regalano certo) chi ha l'obbligo di produrre ricchezza e distribuire salari? Nessuno. Eppure la vita o la morte di un popolo passa dalla disponibilità di denaro. Quindi la piena libertà di scelta: se produrre da imprenditore, o spendere da dipendente o pensionato è la causa di tutti i guai dell'Occidente finto progredito. Perché chi ha risorse culturali e finanziarie per produrre si guarda bene dal farlo a proprio rischio e pericolo sul fronte del libero mercato globale, dove, qualunque imprenditore, che non abbia innata una seria vocazione al furto, alla truffa o alla corruzione, non può che finire fallito e rovinato con tutta la famiglia. 
Allora è evidente che la funzione imprenditoriale finiscano per assolverla 3 categorie di soggetti scarsamente qualificati: chi non riesce a trovare una valida alternativa di lavoro dipendente, gli ignoranti illusi o presuntuosi che credono di saper spaccare il mondo, e i farabutti, che l'impresa l'avviano per una specifica finalità criminale: evadere, corrompere, sfruttare, inquinare, avvelenare e via elencando.
Mentre gli istruiti si limitano a speculare sull'ignoranza altrui. Guadagnano miliardi, evadono, eludono, corrompono e corrono a portare la refurtiva nei paradisi fiscali alla faccia dei piccoli Imprenditori onesti che a migliaia finiscono socialmente economicamente e moralmente rovinati insieme alle loro famiglie.
In un mondo ormai dipendente dal denaro, è giusto lasciare libera scelta tra lavoro dipendente e lavoro autonomo, ai soggetti che non sono culturalmente qualificati per il lavoro imprenditoriale, ma chi ha una laurea soprattutto in materie giuridiche, economiche o scientifiche non dovrebbe essere libero di vivere a carico della collettività, nell'irresponsabile e garantito mondo della cultura, del sindacato, della burocrazia o delle professioni, lasciando che il cannibalismo finanziario e tributario, renda fallimentare il sistema economico e porti alla lenta distruzione popolo e stato.

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