lunedì 4 novembre 2019

Dov'è lo scandalo?


Questo pezzo è stato scritto nel 2013 e ripubblicato su pensalibero.it del 4/11/19

Non è escluso che all’origine i cavernicoli si siano scandalizzati perché l’acqua è umida, il fuoco brucia e una testata contro la roccia fa venire l’emicrania. Ma se avessero continuato inutilmente ad ammorbidire la roccia a capocciate, come noi italiani la politica, la giustizia, l’informazione e il mercato, di sicuro ci avrebbero rimesso le penne e estinto la razza umana.
Quindi, l’unica cosa scandalosa in Italia, è conservare lo status quo per continuare a meravigliarci all’infinito che i PM comunisti sono i persecutori di Berlusconi, i politici italiani sono una casta ladra, i giornalisti sono pennivendoli, gli imprenditori sono sfruttatori, truffatori, falsificatori ed evasori.
E dov’è lo scandalo? Se affidi un orfanello ad una coppia di amorevoli cannibali, non troverai certo scandaloso che se lo mangino, ma che corrano in tribunale a chiederne l'adozione. E se ospiti una famiglia di ebrei in un campo di sterminio nazista, puoi scandalizzarti solo se la ritrovi al bar felice a gustarsi un gelato, non se sparisce nel nulla.
Certo, la giustizia, l’informazione e il mercato sono quelle che sono. Ma in Italia dov’è la cultura e la politica in grado di migliorarle? Berlusconi è un portatore sano di tifo calcistico. E’ figlio e padre di una razza di guelfi e ghibellini, neri e rossi, atei e cattolici, fascisti e comunisti, milanisti e interisti, tutti divisi in due squadre di campioni nel tiro alla fune, che quando la squadra perdente allenta la presa, la vincente vince, ma finendo come Berlusconi col culo per terra.
Perciò in Italia è solo scandaloso scandalizzarsi. Avremmo dovuto farlo quando il visus della competizione si propagava per contagio dallo sport e dal mercato al mondo della cultura e da li alla politica e poi alla giustizia.
Ora i comunisti e i fascisti potremo pure sfrattarli dalla politica, ma non più dalla istruzione, informazione, burocrazia e giustizia. E se quelle istituzioni che avrebbero dovuto essere apolitiche, imparziali e terze, sono da mezzo secolo, schierate e politiche, l’Italia come avrebbe potuto non trasformarsi in quella repubblica delle banane che è?
Ma voi direte dove è la prova che la giustizia italiana è di parte. Semplice. Le sentenze definitive che dovrebbero acquietare la sete di vendetta e di rivalsa nel popolo, in Italia sono una istigazione al linciaggio, se non proprio a delinquere. Se condannassero Berlusconi a 30 anni di galera, i comunisti farebbero carte false per appioppargli l’ergastolo, e se beccasse quello, vorrebbero la pena di morte, e se gli dessero quella, la vorrebbero a testa in giù come Mussolini a piazzale Loreto, e ci sarebbe persino chi lo preferirebbe legato e squartato da due tir lanciati in direzione opposta.
Insomma, il feroce accanimento persecutorio e vendicativo dei comunisti, contro il mangiacomunisti Berlusconi, è più che giustificato: è scandaloso solo scandalizzarsi; perché se i fascisti avessero potere farebbero altrettanto ai comunisti.
Se nella magistratura è diventato normale che ci siano PM e Magistrati comunisti e fascisti, è il minimo sindacale che il Berlusconi finisca condannato da un tribunale comunista o assolto da uno fascista, posto che la finalità del comunismo è rendere fuorilegge i padroni sfruttatori ed evasori a prescindere come lui, e quella del fascismo legittimarli.
Provate voi, (in un Paese dove si può finire accoltellati a trovarsi per sbaglio nei pressi di uno stadio dopo una partita persa da chi era certissimo di vincerla) ad assommare in un piccolo uomo, la proprietà del Milan, di un impero economico, di uno mediatico, del partito azienda PDL, e la proprietà di Palazzo Chigi per tre legislature, e vedrete se quel poveretto non deve proteggersi persino dalla sua stessa mano sinistra che lo vuole accoltellato e dalla destra che non ce la fa a proteggerlo.
Io non so se il Presidente Napolitano ha voluto illudersi o illuderci sponsorizzando quello Letta, come governo delle “larghe intese”. Ma lasciando a magistrati, politici e giornalisti fanatici, piena libertà, si sarà illuso pure lui che, a spese di quel fesso del popolo italiano che non ce la fa più, non lo avrebbero mai ridotto in quel “governo delle lacerazioni mortali” che è.

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