Muratori conto proprio
Il
grande Henri Poincarè diceva: “La scienza è fatta di dati, come una casa di
pietre. Ma un mucchio di dati non è scienza più di quanto un mucchio di pietre
sia una casa”.
Quindi, in democrazia, il mucchio di partiti e istituzioni diventa Casa Comune, solo se il cemento del buon governo riesce a dare forma e solidità al tutto. Perché se l'assemblaggio si pretende di
realizzarlo con lo sputo del malgoverno, che spacca, rottama, frantuma
e ammucchia invece di unire, non bastano mille anni per mettere in piedi e
funzionante un vespasiano!!
Se il cemento viene rubato e impiegato tutto per assicurare
finta funzionalità ai singoli partiti e singole istituzioni, in guerra reciproca a tempo
indeterminato, lasciando che lo Stato si riduca in un mucchio di pietre costose
quanto lingotti, ma scollate come le macerie di una costruzione terremotata,
allora la Casa Comune diventa un incubo per tutti gli onesti pagatori e una
refurtiva per ladri.
Con i poteri privati e pubblici che danno l’illusione di produrre scuole, ospedali, strade, infrastrutture di
tutte le razze, ma realizzate solo per l’arricchimento degli addetti ai lavori
corrotti e mafiosi, riempite di dipendenti che non hanno alcun dovere di rendere
un servizio, o lasciate incompiute, o offerte finite e arredate di tutto punto,
ai professionisti del vandalismo o del furto che corrono a smontarsi una porta,
un lampadario, un condizionatore, un bagno pubblico e a convertirlo d’urgenza in
privato.
Un mese prima delle elezioni, in Italia avevamo il
PDL in liquefazione, così ha vinto il PD e in 50 giorni ha dato prova lampante
di essere un partito evaporato, incapace di fare un governo e persino di
eleggere il proprio Presidente della Repubblica pur avendo tutti i voti per
farlo, e persino la disponibilità del PDL a votarglielo.
Quindi l’anomalia italiana sta nello avere
architetture partitiche e istituzionali solidissime, ma mai incollate e rese co-operative,
perché alla salvezza dello Stato, ogni singolo soggetto della nostra classe "dirigente?" antepone il consolidamento della propria casta, partito,
sindacato, istituzione, cordata mafiosa o potere e arricchimento personale.
E’ una colossale truffa sostenuta dal mondo
dell’informazione, per far apparire i partiti sempre in disfacimento, in
liquidazione fallimentare, salvo cambiare qualche sigla e qualche segretario e
farli ricomparire più nuovi e lucidi di prima.
I problemi veri sono della società che paga falsi muratori
politici, giornalisti complici e giudici impegnati a difendere lo Stato
dal popolo, quando il vero problema è come difendere il popolo dallo Stato, i
cittadini onesti dai burocrati macellai, gli impotenti dai potenti, che da 65
anni impiegano il cemento del buon governo, non per trasformare i mattoni
sciolti delle istituzioni in Casa Comune, ma per consolidare il loro potere di
burocrati, sindacalisti, partiti e singoli politici, che crescono e durano
inestirpabili quanto gramigna.
Vedrete, il tempo di prendere il caffé al bar e il
gommista avrà riparato la gomma bucata al PD che ripartirà alla grande con un
altro autista che sarà la copia sputata di Bersani, per portarsi a rimorchio,
come la cosa più normale del mondo, lo stesso Stato sfasciato, ingovernato e
ingovernabile di prima; e pazienza se sarà un suicidio per i segretari di
partito di destra e di sinistra, a cui si chiede solo di delegittimarsi
reciprocamente per impedire qualunque forma di governo degna di questo nome.
Così tutti cercano e spendono soldi, ma nessuno
produce istruzione, informazione, sanità, lavoro, previdenza e giustizia, (insomma
valore aggiunto) perché nessuno a destra e sinistra produce politica: tutti rubano la malta cementizia dalla CASA COMUNE, (i soldi dei
contribuenti) e chiamano politica il correre ad incollare mattoni in casa
propria, nel partito, o peggio, nel conto in banca personale in un paradiso fiscale, alla faccia di
milioni di genitori e figli, che la casa se la sognano, che il lavoro lo
perdono e che il fisco, nella latitanza assoluta della giustizia, li riduce al
suicidio “a norma di legge”.
La classe dirigente pubblica e privata andrebbe
inchiodata alle proprie responsabilità, perché dove si riconosce alla legge il
potere di uccidere la morale, fino a far apparire gaglioffo un galantuomo e
benefattore un ladrone; la voragine di ingiustizia sociale che si crea fra super
ricchi e strapoveri, difesi e indifesi, garantiti e rapinati, solo una feroce
guerra civile può colmarla: ma con una toppa largamente peggiore del
buco.
Insomma, le democrazie hanno un solo problema, ed è culturale:
formare cittadini pacifici e dialoganti, uomini capaci di vedere e perseguire
il bene comune; perché a formare buffoni, demagoghi, arruffapopoli, ladroni,
anarchici e urlatori inconcludenti, ci riescono già divinamente professori e
giornalisti. E di ciò, gli ultimi due mesi di politica italiana ci hanno
offerto una prova scientifica inconfutabile.
Allo stato delle cose, sarà pure lavoro da
Padreterno trasformare le regge dei governanti famelici italiani, in Casa Comune
dei governati affamati: ma come direbbe quel tale, è l’unica finalità degna di un
uomo.
E per nostra fortuna, che Dio ce lo conservi, ri-abbiamo il Presidente Napolitano alla guida dell'Italia sulla corsia di emergenza: attenzione, gli airbag sono tutti scoppiati da venti anni, guai a disturbare il guidatore.
E per nostra fortuna, che Dio ce lo conservi, ri-abbiamo il Presidente Napolitano alla guida dell'Italia sulla corsia di emergenza: attenzione, gli airbag sono tutti scoppiati da venti anni, guai a disturbare il guidatore.
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