La messa in moto dei "Media" in mano agli idioti
Se da millenni, tutto
ciò che è “umano”, non è più opera “naturale” del Creato, ma è culturalmente
indotto e modellato, prima dalla formazione e poi dalla informazione, non
pensate che sia più onesto che la cultura si assuma (al pari della politica e
della giustizia) le sue responsabilità?
Perché chiamare le
variabili impazzite, “componente umana”, (vedi co-pilota dell'Airbus che ha
fatto una strage per suicidarsi, e sempre che sia lui il vero responsabile), è
un tentativo puerile di scaricare sul Padreterno la responsabilità dei cervelli
bacati in produzione intensiva nel mondo della cultura, e talmente cresciuti di
numero, che in Italia si è ormai costretti a riclassificare gli incidenti
stradali mortali, come omicidi colposi o dolosi.
Che io sappia il
Padreterno non ha mai fatto nascere automobilisti muniti di licenza d’uccidere
sotto forma di patente, né piloti di airbus stragisti. Allora, vogliamo
smetterla di incriminare ossessivamente solo politici, giudici e burocrati per
il mal funzionamento dei sistemi sociali?
Perché chiedere politica
e giustizia intelligente a chi governa, va benissimo se il mondo della cultura
sta formando cervelli degni di questo nome, popoli intelligenti e onesti
(governabili solo con politica intelligente e onesta), ma se ha una ricca e
crescente produzione di “variabili impazzite”, di imponderabili “componenti
umane”, che sfuggono a “regole, protocolli, abilitazioni e
tecnologie”, come dice il bravo dott. Sallusti direttore de il
Giornale, allora gli intellettuali provino a chiamare il tutto AVARIE CULTURALI e
incomincino a fare autocritica che non guasta mai, perché di quelle AVARIE, la
politica, la giustizia e la burocrazia sono vittime, pure quando sono
carnefici.
Le uniche risorse umane
imputabili al Padreterno sono quelle che alla laurea hanno preferito
l’analfabetismo: la cultura e l’intelligenza naturale; e non mi risulta che
oggi i peggiori guasti siano imputabili agli ignoranti, ma agli istruiti, ai
laureati, ai dottori, ai professori, ai presidenti, ai cacasenno a casaccio.
Un "ignoto
cretino" co-pilota di airbus (sempre che sia lui il responsabile)
ha sterminato 149 persone per diventare "cretino noto".
Voleva che il mondo dell’informazione mondiale si occupasse solo di lui (così
dicono i media). Voleva fare carriera come pilota e magari entrare nei libri di
storia come genio, ma potendo entrarci solo come matto assassino, in otto
minuti, portando a termine una strage, ha programmato e messo in moto la
stupida macchina dell’informazione mondiale, (sempre a caccia di mentecatti),
che sta parlando e parlerà gratuitamente dell’idiota in questione, per mesi,
anni e decenni, classificandolo matto, variabile impazzita, "componente umana"
imponderabile.
Ma in quel soggetto,
(magari avariato all'origine) il delirio di onnipotenza che lo ha spinto a
suicidarsi in maniera così plateale, sterminando altri 149 innocenti, per
attirare su di sé l'attenzione mondiale, non è naturale, è culturalmente
indotto. Chi gli ha dato l'istruzione, il titolo di pilota e messo in mano quel
"arma airbus", almeno in parte, sulla sua coscienza, il
peso di quelle povere vittime dovrebbe incominciare a sentirselo.
A questo mondo gli
idioti sono un danno costante perché molto ignoranti e poco produttivi; ma
istruirgli l'unico neurone rincoglionito che posseggono, fino a farne delle
bombe culturali rapaci, devastanti o assassine, a naso mi sembra poco
intelligente. Ma fate voi!!!
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