lunedì 14 maggio 2018

Con lega e 5 Stelle governo Frankenstein


Ha ragione Massimo Giannini. Se nel governo entrano le due forze politiche che hanno raccolto il massimo consenso dei ricchi del nord  e dei poveri del centro e sud. di chi ha un lavoro e di chi cerca lavoro, di chi ha potere economico e di chi vorrebbe un minimo di sostentamento per non morire, siamo all'assemblaggio di ricambi nuovi e usati incollati con la saliva, insomma, al governo Frankenstein, sempre che riescano a montarlo e passare al collaudo.
In tal caso per la stampa diventerebbe difficile alimentare di corbellerie il proprio blabla quotidiano che in 7 decenni ha aiutato l'Italia a finire con le pezze in c*** mettendo il nord contro il sud, i lavoratori contro i padroni, i poveri contro i ricchi, e gli istruiti contro gli ignoranti. Per non parlare della guerra che hanno portato fra uomini e donne marito e moglie genitori e figli nonni e nipoti.
Insomma per la stampa è una pacchia se governa una volta la destra è una volta la sinistra, una volta i ricchi una volta i poveri, una volta il popolo una volta la burocrazia e i poteri forti. Con un governo Frankenstein ambidestro come in Germania, criticando uno si criticano tutti i partiti e la stampa perde consenso e protezione,  potere e privilegi invece di guadagnarli. Non avendo più uno schieramento da difendere a pagamento e uno da lapidare e indurlo a comprarsi una protezione mediatica.
Quindi un governo "salvimaio" escluderebbe dall'informazione i pennivendoli. Impedirebbe alla stampa cattiva di continuare a speculare a fare profitti facili a danno del Popolo e dello Stato.
Col pessimo risultato che poi il Popolo, di politica, non ne capisce mai una mazza. E non riuscendo a sapere quali sono i politici buoni da premiare e i cattivi da punire vive per decenni come l'ubriaco in uscita dall'osteria, barcollando e spostando consenso da destra a sinistra e da sinistra a destra e continuando a peggiorare le condizioni di vita del popolo e dello Stato.
E a conferma che il governo Frankenstein è "sgradito" alla stampa italiana Paolo Mieli ha detto su La7 alla Gruber che in Italia non è mai nato un governo che non abbia avuto l'appoggio almeno di una parte della Stampa. Per il governo 5 Stelle e Lega, nessun giornale italiano ha ancora speso un rigo di sostegno.
Significa forse che da un governo fatto e benedetto dai ricchi del Nord e dai poveri del Sud, gli interessi della stampa (al servizio dei finti difensori dei poveri e veri difensori dei Paperoni) ne uscirebbero a brandelli? Mah staremo a vedere.

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