lunedì 28 maggio 2018

Inseparabili fratelli siamesi terroni e polentoni



Chiunque inventa programmi culturali, giuridici o economici che fanno dipendere la vita di una classe sociale dall' infame sfruttamento dell'altra è matto da legare, perché non spiega che così la classe ricca è condannata a portarsi appiccicata a sè l'altra classe povera che ha affamato o accoppato.
E per rendere facilmente comprensibile come se la passano attualmente i ricchi obesi e i poveri anoressici, provate a immaginarvi l'umanità come due fratelli siamesi chirurgicamente inseparabili.
I ricchi come una palla di lardo condannata a portarsi incollato a sè lo scheletro dei poveri da cui nessuna chirurgia politica riuscirà a liberarla.
È evidente perciò che la politica che allarga il divario economico tra Ricchi e Poveri uccidendo i poveri o lo colma a tal punto da uccidere i ricchi è demenziale e genocida.
Perciò il massimo a cui possa aspirare un popolo è un governo voluto e benedetto dai ricchi del Nord e dai poveri del Sud come lo è il governo italiano nascente che si appresta a formare e presiedere il prof. Giuseppe Conte a cui auguro buon lavoro e che riesca a tenersi in equilibrio fra gli egoismi contrapposti di chi è ossessionato da l'arricchimento e di chi, se e quando glielo consentono, sì accontenta di vivere e persino sopravvivere.

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