sabato 10 marzo 2018

Per una Italia governabile


La cultura comunista forma interi popoli di illusi che aspettano che il mercato gli piova Manna in bocca e pochi rapaci che gliela prosciugano prima che gliela bagni.

Illuso chi ha pianificato il collettivismo per renderlo produttivo. E matto chi tassa il mercato per renderlo salvifico per tutti

Comunisti e Liberali sono illusionisti: fanno debiti non sapendo produrre ricchezza; o la producono finta per tutti e vera solo per loro.

I liberali riforniscono i comunisti di lavoratori affamati e disoccupati e i comunisti li sfamano facendo fallire imprese e Stato.

Fra comunisti e liberali c'è lo stesso rapporto che c'è tra moglie casalinga che sembra spendacciona e marito lavoratore che chiede alla moglie più soldi di quelli che sa guadagnare per la famiglia. E capire chi dei due sia peggio è una impresa.
Si può incolpare i comunisti di essere, come una cattiva moglie, incapaci di spendere il denaro dei contribuenti per sfamare almeno i poveri.
Ma se i liberali non hanno ancora imparato a produrre ricchezza nemmeno per le banche e le multinazionali, e pretendono di salvarle truffando i poveri utenti, clienti, risparmiatori o mutuati, allora, politicamente fasulli, non sono soltanto i comunisti ma anche i liberali.
Perciò se volete un consiglio disinteressato non spostate più potere dai comunisti, ai liberali, ai 5* (che sempre comunisti sono), o viceversa; ma costringeteli ad unirsi, governare insieme o levare il distubo in massa.
Perché i politici si dimostrano degni di questo nome, non se hanno coraggio da leoni ad affrontare gli avversari, e a malmenarli o linciarli da nemici, ma se non scappano da conigli davanti ai drammatici problemi da risolvete, come fanno quasi tutti i politici italiani da sette decenni, a corto di idee intelligenti, salvo qualche rarissima e illustre eccezione.

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