martedì 3 luglio 2012

Politiche divergenti o convergenti?


Politiche divergenti o convergenti?
Ieri il Presidente Napolitano si è detto preoccupato che la conflittualità fra partiti e schieramenti possa rompergli il suo fragile governo Monti.
Ora il dilemma è questo. Il nostro amato Presidente ha avuto un pericoloso calo di lucidità per un colpo di sole, oppure è rinsavito dopo aver sbagliato politica quanto e come gli altri per sei decenni?
La politica fatta di ideologie contrapposte e ferocemente antagoniste è stato il meglio che i nostri politici hanno dato all’Italia, col massimo picco negli anni in cui Berlusconi, da mangia comunisti dilettante, è finito divorato dai comunisti campioni mondiali.
Per 18 anni Napolitano ha trovato altamente costruttiva la guerra fra berlusconiani e anti berlusconiani che consentiva alla politica di godersi lo spettacolo dell’Italia che annegava, mentre i politici si contendevano (e contendono) poltrone, privilegi e miliardi di rimborsi elettorali fuorilegge.
Di colpo, (quasi svegliato di soprassalto dopo 6 decenni di letargo) guardando come i partiti si palleggiano il suo governo Monti, a rischio di sfasciarglielo, Napolitano li ha sgridati come un prof. una scolaresca di scalmanati.
Ma dove era il nostro Presidente, mentre la cultura comunista, il sindacato comunista, la politica comunista, la stampa comunista e di rincalzo la magistratura comunista, per 18 anni si facevano alla griglia Berlusconi? E con la scusa di impedirgli di fare scandalo con il conflitto d’interessi, le leggi ad personam, e per ultimo (in mancanza di altri appigli pseudo logici) il "bungabunga", hanno impedito a tutta la destra di fare politica, esercitando se stessi nell’opposizione ottusa, selvaggia, devastante e arraffona di consensi e denari. E i liberisti gli hanno risposto da mangia comunisti falliti.
Ora il Presidente Napolitano avrebbe il dovere di spiegare agli italiani, quale delle due politiche in democrazia è quella patologica: la divergente fatta di feroce contrapposizione destra-sinistra, liberismo-comunismo da lui benedetta, praticata e rilanciata per 6 decenni, o l’attuale politica convergente.
L’Italia a brandelli e l’economia alla bancarotta, l’ha ridotta la vecchia politica divergente, lasciandosi dietro una scia di affamati, sfruttati, usurati, indebitati, tartassati, falliti, ladri, truffatori, corruttori, assassini, assassinati, perseguitati e giustiziati dall’ingiustizia a 360 gradi, feroce con i deboli e gli onesti e indulgente con gaglioffi, ricchi, potenti, corruttori e banchieri.
Allora caro Presidente, visto che lei è l’artefice esclusivo della nuova politica convergente, che puntellando il governo Monti da destra e sinistra, sta tentando di salvare il salvabile, provi a spiegare agli italiani che è patologica sia l’ideologia comunista che punta alla distruzione del liberismo, sia l’ideologia liberista che si muove per la stessa finalità contro il comunismo, perché da quella contrapposizione ottusa e feroce ne esce a brandelli il bene comune: imprese fallite, imprenditori suicidi, lavoratori disoccupati, crollo del PIL, esplosione del debito pubblico, spread e Stato in default.
Io le auguro di riuscire a convincere gli italiani a darsi tutti una calmata: e sempre che il tempo per salvare popolo e Stato non sia già scaduto.

Nessun commento:

Posta un commento