martedì 10 luglio 2012

Il regresso del progresso


Il regresso del progresso
Se un maggior numero di persone si interrogasse su cosa è utile al progresso scientifico, tecnologico ed economico, si renderebbe conto del perché il comunismo estinse per legge la razza dei padroni; e il liberismo, che per logica avrebbe dovuto puntare se non all’estinzione dei lavoratori, almeno alla moltiplicazione dei padroni in grado di assumerli, emulando il comunismo, sta facendo degli imprenditori onesti superstiti carne da macello.
E’ come se gli imprenditori fossero un problema per qualunque sistema politico moderno. Dannosi almeno tre volte: perché non amano schierarsi politicamente che è come firmare cambiali in bianco, perché tendono a contenere i costi di produzione e a lievitare i ricavi di vendita, perché intasano di beni e servizi il mercato facendo crollare i prezzi.
Quindi a qualunque forma di progresso (scientifico, tecnologico, economico) servono solo milioni di consumatori idioti, e pochi banchieri e industriali rapaci. La gente deve comprare ad occhi chiusi, deve ubbidire da automa agli stimoli pubblicitari, non deve essere capace di capire l’utilità o inutilità di ciò che compra, deve consumare punto e basta.
Ecco perché il liberismo non è meno manicomio del comunismo. E se pure i padroni non li estingue per legge, li sfrutta da animali da soma a colpi di persecuzioni sindacali, burocratiche e tributarie,  dopo aver illuso e invogliato i migliori soggetti ad essere liberi di ipotecarsi pure la vita per avviare un'impresa.
Ed è per questa ragione che hanno specializzato la scuola nella formazione intensiva di soggetti stupidi, irresponsabili e con spiccata vocazione alla dipendenza parassitaria e consumismo ossessivo compulsivo. Quando finirà la vecchia generazione di imprenditori illusi, non ci saranno ricambi disponibili, e il mercato passerà da monopolio nelle grinfie di poche multinazionali che produrranno schifezze a prezzi astronomici.
Io non sono in grado di stabilire se la funzione ultima del comunismo era il bene dei lavoratori. Ma a giudicare dai lutti che ha seminato nel mondo, e i vantaggi che ora sta garantendo al progresso scientifico-economico, sarei indotto ad ipotizzare che nessun sistema politico è mai stato pensato in funzione dei popoli, ma solo del progresso criminale per pochi rapaci e suicida per molti incapaci.
Questa è la ragione per cui in Occidente i popoli stanno sempre peggio, (con eserciti di falliti che generano eserciti di disoccupati) mentre banchieri e industriali strettamente connessi alla politica, espropriano i popoli della loro sovranità, comprandosi gli Stati indebitati a saldi di fine stagione liberale.


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